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MOSTRA TABLEAUX VIVANTS

MOSTRA TABLEAUX VIVANTS - 28 MAGGIO ore 17:30

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MOSTRA TABLEAUX VIVANTS 

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Rinascimenti è un progetto didattico  ideato e coordinato da Stefano Ricci (con fotografie di Stefano Nardi) nell’anno scolastico 2023-24 con gli alunni della scuola secondaria I.C2 I.U.Zoli di Forlì e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Forlì.

L’idea è stata di di proporre agli alunni della scuola secondaria Marco Palmezzano (che avevano visto la mostra “Preraffaelliti, Rinascimento Moderno” presso i Musei del San Domenico di Forlì)  un’attività didattico-laboratoriale ispirandosi ai contenuti della mostra per realizzare al termine del percorso guidato dai docenti delle fotografie e disegni da presentare in seguito.

Agli alunni stessi è stato richiesto (dopo una serie di attività introduttive da parte dei docenti di Arte ed Immagine) di scegliere autonomamente una o più opere (non esclusivamente presenti in mostra ma attenenti ai contenuti illustrati).

I contenuti e le sollecitazioni della mostra sono stati ripresi da diversi docenti curricolari con l’intento di avviare un vero e proprio lavoro concettuale di riflessione sul significato di “Rinascimento moderno” cercando di attualizzarlo rispetto al nostro presente.

I momenti drammatici dei tempi che viviamo con i nostri ragazzi   ci restituiscono spesso  da parte loro dei comportamenti “scomposti e a volte indecifrabili”; abbiamo inteso dunque Rinasci-MENTI come un’opportunità per sollecitare per l’appunto le menti dei nostri giovani attraverso “la cura del bello” e dell’opera da osservare, dell’opera da trasformare e anche con la quale scherzare…

Successivamente alle loro scelte, i ragazzi hanno avviato un lavoro di interpretazione personale delle immagini dei dipinti traducendoli visivamente  in quelli che abbiamo denominato “tableaux  vivants fotografici”.

Nei loro ambienti domestici, nelle loro case, camerette, giardini ispirandosi alle opere scelte si sono fotografati indossando i loro indumenti soliti, felpe e scarpette da ginnastica in genere cercando delle attinenze con figure e gli sfondi dei quadri stessi.

Non hanno semplicemente “mimato” le scene dei quadri ma spesso hanno rivisitato in chiave contemporanea e personale l’opera stessa che generalmente sono abituati a  fruire come spettatori all’interno del museo.

Dopo alcune prime restituzioni di elaborati fotografici ( composti in maniera “artigianale”)  i nostri alunni hanno ulteriormente “reinterpretato” alcune opere scelte posando nel set fotografico allestito appositamente nel laboratorio di arte della nostra scuola.

In fase di post produzione infine i ragazzi hanno sostituito gli sfondi del green screen con paesaggi presi dalle opere originali a volte relazionandoli con oggetti ed elementi del loro personale quotidiano. Sempre prendendo spunto dai contenuti della mostra abbiamo voluto sperimentare in ambito laboratoriale le intriganti sollecitazioni offerte dall’idea del recupero dei valori dal Medioevo fino ad Art and Crafts di W.Morris.

I motivi floreali delle carte da parati sono stati ricalcati (manualmente) dai ragazzi e poi ripresi con acquerelli in composizioni di piccoli multipli.

Successivamente a tale esperienza a piccoli gruppi i ragazzi hanno sperimentato in ambiente virtuale (con visori per la realtà aumentata della nostra scuola) una sorta di attività performativa disegnando nello spazio virtuale ciò che ricordavano delle composizioni floreali appena terminate.

Le immagini dell’attività sopradescritta saranno stampate e concorreranno ad offrire ulteriormente momenti di riflessione interessanti per esempio fra la rivoluzione della prospettiva Rinascimentale Brunelleschiana e la rivoluzione della realtà aumentata con tutte le sue implicazioni di carattere sociale ed estetico. Inoltre nell’ambito del progetto RINASCI-MENTI, alcune  stampe di opere di artisti Pre-Raffaelliti hanno creato la scenografia per lo spettacolo teatrale realizzato dai ragazzi sul tema del bullismo e cyberbullismo “Insieme si può” offrendo un suggestivo collegamento tra il contenuto del testo teatrale e l’arte.

Nell’era dei social e dell’intelligenza artificiale credo che valga la pena di avvicinare le opere di un museo in maniera sempre più attiva e audace, per riprendere una narrazione del bello come antidoto all’anestesia emozionale. Auspichiamo che la restituzione di tale esperienza laboratoriale in una mostra itinerante possa sollecitare interessanti dibattiti nel merito.

Prof.Stefano Ricci

 

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